Buon anno!
Cercherò di essere sintetico.
Non mi va di parlare di tamponi, di vaccini e di pandemia. Non qui.
Vorrei invece parlare di (buoni) propositi per l’anno nuovo.
Come insegnante cercherò di non abbattermi, neppure nella malaugurata ipotesi di dover tornare alla didattica a distanza (è un’esperienza che non si augura a nessuno e preferirei di gran lunga le ragadi).
Per quanto riguarda i libri, cercherò di non acquistarne in maniera compulsiva e bulimica. Tanto poi so che non ci riuscirò e continuerò a guardare con rassegnazione i tomi che sedimentano come gli strati calcarei pieni di fossili.
Tra l’altro, vorrei provare a leggere almeno un romanzo “rosa”. Lo confesso: non ne ho mai letto uno.
Per il resto, sto meditando di scrivere, come sempre. Forse un nuovo romanzo, forse due, collaborando contemporaneamente a decine di altri progetti letterari paralleli.
E giungerò come sempre alla conclusione che non sarà sufficiente una vita soltanto per fare tutto quello che vorrei fare.
E voi? Quali sono i vostri proposti per il 2022?